La famiglia Miari ha origini antichissime: la prima testimonianza storiografica del cognome si riferisce ad Andrea da Miaro che rivestì la carica di capitano di Feltre nel 1110. Nel corso dei secoli la famiglia ha dato i natali a numerosi canonici, cavalieri, uomini d’arme e di potere , giuristi, notai, la cui storia è raccontata da Clemente Miari (1334-1412) nei suoi famosi diari di cronaca bellunese. In epoca più recente emerge la figura di Antonio Miari (1778-1854) celebre musicista che proprio nella sua villa di Landris compose le sue opere, lodate anche da Rossini, e qui morì.
Mentre nella sua villa si svolgevano spettacoli e concerti, nelle terre e nelle adiacenze agricole ferveva l’attività contadina.
Un’ antica iscrizione posta sopra il portone della cantina testimonia che già nell’ aprile 1441 sul colle di Landris esisteva una costruzione adibita poi nei secoli a casa del “gastaldo” (amministratore) e sede dei granai e depositi dei prodotti della tenuta dei Conti Miari. : mais “sponcio”, le patate “bigole”, fagioli e foraggio per il bestiame per poi ricavarne carne, latte e formaggi. In questa zona si allevava il baco da seta per produrre degli ambiti filati, e veniva coltivata la canapa per i tessuti.